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CO_scienze - Premio di drammaturgia scientifica
V Edizione

Ultimo aggiornamento: 09 Febbraio 2009
Clicca qui per il bando completo del concorso
Risultati
Siamo spiacenti ma i risultati di questo concorso non sono ancora disponibili poiché la Giuria non ha ancora ultimato i lavori o l'organizzatore non ce li ha ancora inoltrati. Ti invitiamo a riprovare più avanti, grazie.
Opere vincitrici

I vincitori delle edizioni precedenti:
2005 – Francesco Feola: Lotteria Nucleare
2006 – Davide Pozzi: Aste fallimentari
2007 – Sergio Vellotti/Sergio Viparelli: La Congettura
2008 – Mariapina Settineri: Processo alla Sora Cesarina

Lotteria nucleare – Motivazione premio 2005
Il testo di Francesco Feola ha intensi contenuti drammaturgici e una qualità di scrittura fluida, capace di stemperare la serietà dell’argomento trattato – i problemi della contaminazione da radioattività e del rischio incidenti in centrali nucleari poco sicure come Cernobyl – in un’ironia lieve e corrosiva, cifra dei dialoghi e del monologo interiore del protagonista: un ingegnere nucleare italiano, scapolo incallito e un po’ cinico, che subirà un’inattesa “metanoia” dopo una missione che gli cambierà per sempre la vita. Il collegamento alla scienza diventa così un basso continuo ma anche un pretesto per andare oltre, al cuore della sostenibilità non solo dell’ambiente, quanto delle relazioni umane, con un finale spiazzante che merita una messa in scena di calibro ed una regia adeguata.

Aste fallimentari – Motivazione premio 2006
La disoccupazione intellettuale. L’uso improprio della ricerca scientifica.
Lo strapotere delle lobbies farmaceutiche. E l’ingerenza di un mercato sempre più attento alla logica aziendalistica del profitto immediato,
ma sempre meno rispettoso dei tempi della ricerca e della tutela del diritto alla salute e al benessere delle persone: con un approccio originale e ironico ad un problema reale, risolto in modo surreale,
il testo di Davide Pozzi si segnala per la scelta di un argomento di grande attualità trattato con un vivace andamento dialogico tra i personaggi, tre scienziati protagonisti dei paradossi (e delle degenerazioni) di un’organizzazione del lavoro postfordista.
Con un sorriso amaro, il testo induce a riflettere sugli orizzonti e sui confini della libertà di ricerca scientifica e sulle sue applicazioni.

La congettura – Motivazione premio 2007
Un giovane scienziato. Geniale e controcorrente. La madre devota, ma angosciata dalle scelte del figlio. E un amico sensibile e intuitivo, compositore e pianista focomelico che rappresenta l’alter ego e la coscienza critica di questa strana coppia, simbiotica e isolata. “La congettura” di Sergio Vellotti e Sergio Viparelli è un testo che con grande ironia e sapiente leggerezza – cifre di una scrittura dialogica veloce e di ottima qualità – riesce a ricostruire con efficacia drammaturgica una storia spiazzante, che dall’ambito strettamente scientifico – molto ben sviluppato nell’andamento narrativo – travalica poi sul piano esistenziale, etico e filosofico: fino a sottendere un radicale messaggio contro la “vetrinizzazione della società” (Vanni Codeluppi) e l’approccio mercantile alla vita e alla creatività umana.
La storia (vera) che ha ispirato la piéce è quella del matematico russo Grigorij Jakovleviç Perel’man, che dopo aver risolto uno degli enigmi matematici più difficili, la congettura topologica di Poincaré, ha rifiutato nel 2006 il prestigioso premio Fields (e un milione di dollari) ritirandosi a vita privata con la mamma in un modesto appartamento popolare di San Pietroburgo. Ed è in questo interno giorno che gli autori orchestrano, attraverso la conversazione fra i tre protagonisti, la genesi di un “gran rifiuto” provocatorio, che con un finale volutamente sospeso lascia intatto lo spirito che motiva l’estremismo di Perel’man: non tutto si compra, troppo denaro genera sempre violenza. E gli scienziati non possono essere messi in vetrina.

Processo alla sora Cesarina- Motivazione 2008
Una scoperta scientifica destinata a cambiare il mondo, fruttando al fisico Enrico Fermi il premio Nobel, il 22 ottobre 1934. Un’équipe di giovani scienziati, nota come “i ragazzi di via Panisperna”, nella quotidianità del lavoro di sperimentazione e ricerca. E una semplice portinaia romana del Regio Istituto di Fisica, voce narrante di uno straordinario frammento di Storia colto da un’angolazione ordinaria ed eccentrica: la storia minima, lo sguardo descrittivo e l’insight genuino di una popolana attenta a dettagli in apparenza irrilevanti, eppure capaci di donare una luce e una prospettiva diversa agli eventi più grandi di lei ai quali assiste e partecipa.
È un originale, vivace e avvincente monologo il “Processo alla sora Cesarina” di Mariapina Settineri, capace di costruire con uno svelamento progressivo e un registro linguistico dialettale sapientemente dosato una pièce che sarebbe calzata alla perfezione ad.un’attrice come Ave.Ninchi. Con arguzia e leggerezza, l’autrice ci restituisce così personaggi ormai leggendari (Fermi “il papa”, Rasetti il “cardinale vicario”, il senatore Corbino, Segré, Amaldi, D’Agostino, Majorana) e pagine di storia non soltanto italiana, filtrandoli attraverso la bonaria quotidianità di rapporti umani, troppo umani destinati ad essere segnati dalla banalità (e ineluttabilità) del male.

Risultati di tutte le edizioni del concorso:
CO_scienze - Premio di drammaturgia scientifica V Edizione
 
 
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